La squadra fotografica dell’S-Team è tornata a visitare questi rami per documentare anche fotograficamente (avevano fatto solo video per il documentario) questi luoghi.
Ramo Attivo di Destra, Sala della Scritta
Sullo specchio di faglia che domina questa sala sono visibili le due scritte storiche più rappresentative della grotta. Quella del 1933 del CAI di Arzingnano, fatta durante il primo anno delle esplorazioni, e quella del 1939 del CAI di Vicenza realizzata al termine della stesura del primo rilievo topografico della grotta.
Ramo Attivo di Destra, Sala Pasa
E’ dedicata ad Angelo Pasa, professore veronese protagonista degli studi sulla grotta e delle esplorazioni negli anni ’50. Questa sala fu scoperta il 5 gennaio 1969 dagli speleologi del gruppo “Trevisiol” di Vicenza dopo aver superato una frana. Da quel giorno esplosero le esplorazioni passando da 4 a 15 km di gallerie in pochi anni.
Rami a valle di Sala Snoopy
Qui passa il torrente proveniente del Ramo Nero che ha portato pure qui la caratteristica patina nerarastra sulle pareti. Il ramo si presenta sempre molto ampio.
Rami a valle di Sala Snoopy
L’unico restringimento di questo tratto deve essere passato per la via superiore se si vuole evitare un bagno nel laghetto sottostante.
Rami a valle di Sala Snoopy, la Colata Bianca
Dietro questa splendida colata il torrente s’inabissa in un sifone per poi ricomparire nel Ramo dei Sabbioni. Da qui partono anche le diramazioni per la Zona Peep (da cui è stato scoperto il Ramo Nord) ed il Ramo dei Ghiri (che fa ritorno al bivacco). Recentemente la colata è stata risalita senza trovare ulteriori prosecuzioni sulla sommità.
Ramo Nero, Sala Nera
E’ la prima sala che s’incontra dopo la partenza del ramo ed il suo lungo laminatoio iniziale. Le rocce sono ricche di fossili.
Ramo Nero, Sala dei Cani
L’accesso in questa seconda sala del Ramo Nero avviene risalendo tra i blocchi di una grande frana: l’ultimo passaggio è abbastanza stretto, ma non è stato allargato per paura di intaccare la stabilità della frana. In questa sala sono state fatte delle risalite sul lato sud ed è appena iniziata la risalita dell’enorme camino che sormonta la sala.
Il racconto sul nome della sala dice che, durante le esplorazioni degli anni ’70, gli speleologi vicentini trovarono in questa sala degli speleologi padovani che erano entrati abusivamente senza chiedere il permesso. Ne nacque una baruffa e per poco non si venne alle mani.