2012 Prima traversata

29 Luglio 2012
I racconti della prima traversata Pisatela-Rana

Fotografie: archivio GSM

I partecipanti:

GSM
Lanaro Federico, Sartori Fabio, Dalla Cà Gaetano, Scapin Matteo (p), Valmorbida Franco, Costalunga Stefano, Comparin Paolo, Panizzon Stefano, Zanardo Marco, Carollo Alberto, Cortiana Ester, Masiero Donatella, Mantese Gianluca, Fogliato Andrea, Filippi Andrea, Zattra Massimo, Franceschi Devis.

GGS
Raumer Cesare, Masetto Flaviano, Cadalbini Carlo (p), Busato Paolo, Boarin Marco,  Dalla Costa Igor, Dalla Costa Cristian, Sampò Fernando, Lucia Gallo.

GGT
Da Meda Maurizio.

Cesare Raumer per il Gruppo Grotte CAI Schio

Articolo tratto dal blog del GGS (e ricopiato qui per preservarne la memoria)

E venne il giorno………..
Prima o poi nella vita succede sempre qualcosa di grosso, qualcosa di bello che magari aspettavi da troppo tempo e che per via dell’età ormai non ci speravi più.
In effetti il tempo passa inesorabile, è una vera macchina schiacciasassi…
Ecco, è successo che domenica scorsa abbiamo finalmente coronato il sogno di una vita speleo: abbiamo fatto la TRAVERSATA Buso della Pisatela-Buso della Rana.
Dopo una serie di contatti con i ragazzi di Malo era stata decisa per Domenica 29 Luglio 2012. Questo è il resoconto:
Alle 8,30 ci si trova tutti su a Monte di Malo davanti al Ristorante dalla Nela. In cinque noi di Schio (e solo cinque sottolineo…)decidiamo di effettuare la traversata entrando dall’accesso più lontano, il Pater Noster. Oltre a me c’è il Mase (Masetto Flaviano) il Maranelo (Paolo Busato), il Boa (Marco Boarin) e The President Carlo Cadaldini.
All’entrata classica della Pissy sono entrati invece (di Schio) La Flaca (Lucia Gallo moglie del Fer), Igor dalla Costa e suo fratello Cristian.
A dire la verità è entrato anche il Fer ma in veste di Buon Samaritano: Ha deciso di portare fuori il ricambio della Flaca una volta che è passata aldilà dei tratti allagati, risparmiandole di doverselo portare fuori dalla Rana.
Io ne approfitto chiedendogli di portarmi dentro la muta fino all’Ultima Spiaggia e già che c’è anche di riportarla fuori una volta passati tutti aldilà..
Alle 10,45 raggiungiamo tutta la truppa alla Sala delle Mogli. Qui trovo in particolare Ico (Federico Lanaro) ex presidente e cofondatore del GSM, Fabio Sartori, anche lui dei vecchissimi di Malo e, graditissimo, Maurizio Da Meda del Trevisiol di Vicenza, uno dei primi mitici esploratori dei rami a Nord della Rana.
Facciamo alcune foto di rito, in particolare i “veci” appena menzionati con il sottoscritto ed il Mase. In cinque facciamo qualcosa come 300 anni! E siamo ancora qui per questo momento storico. Non potevamo mancare!

300 anni in cinque per i "veci" presenti a questo evento. Da sinistra: Flaviano Masetto, Cesare Raumer, Maurizio da Meda, Federico Lanaro e Fabio Sartori (foto archivo GSM)

300 anni in cinque per i “veci” presenti a questo evento.
Da sinistra: Flaviano Masetto, Cesare Raumer, Maurizio da Meda, Federico Lanaro e Fabio Sartori (foto archivo GSM)

In breve raggiungiamo tutti la Sala della F-Rana e l’Ultima Spiaggia.
Qui ci cambiamo tutti, i fortunati con la muta.
Si preparano i sacchi stagni e poi via ci infiliamo nel budello del By Pass.
Percorriamo circa un duecento metri di zone più o meno allagate ma comunque sufficenti per fare imprecare i non tenenti muta per il freddo.
Alla confluenza con il ramo verso sala della Foglia ci cambiamo e torniamo asciutti e poi via verso le gallerie del Ramo Nero.
Pochi di noi l’avevano già visto ed è stato un peccato perchè è bellissimo e molto grande ed articolato. Sicuramente in futuro riserverà ancora delle sorprese visto che adesso ci si arriva in un batter d’occhio.
Dopo un bel pezzo ci si aggrega tutti alla Sala Snoopy, Malo e Schio assieme.
Siamo un bel gruppone, in tutto 27 speleo! Qui stappiamo una bottiglia di spumante (portata fin qui! dal GSM) e Lillo (Stefano Panizzon) di Malo cucina perfino un bel pentolone di tortellini in brodo. Non so perchè ma mangiati in questo posto hanno un sapore particolarmente gradevole…
Alla fine della sosta via verso l’uscita. Il lungo tratto avviene con calma ma con regolarità.
Lungo il tragitto ci sono alcune strettoiette che meritano una limatina, forse il Morejo avrebbe faticato un po’. Comunque peccato non averlo tra di noi oggi insieme alla sua (dolce?) metà. Ma sarà sicuramente per un’altra volta…
Insomma, cammina e cammina arriviamo finalmente all’uscita della Rana.
Sono le ore 18,00.
Per me ed il Mase è stata un’uscita epica! Eravamo sinceramente emozionati.
Fuori ci aspettava gente per i festeggiamenti, le bottiglie di vino e le foto si sono sprecate….Pacche e strette di mano a volontà.
Infine, una volta cambiati, siamo andati a cena su al ristorante Dalla Nella. Un’ottima cena per un altrettanto momento da incorniciare.
In Inghilterra ci sono le olimpiadi. Oggi noi abbiamo vinto la nostra medaglia d’oro e mai meritatamente come adesso. Quando hai un obbiettivo in testa e lo vuoi concretizzare ad ogni costo niente e nessuno ti può fermare. Nè la roccia, nè l’acqua, nè il tempo.
Tutto si è compiuto, il cerchio si è finalmente chiuso.
Ma non finisce qui, la vita va avanti, ci sono ancora infinite frontiere da esplorare, finchè la forza è in te lo puoi, lo devi fare. Anche se, amaramente, sai che prima o poi scivolerai sotto lo schiacciasassi ma chissenefrega…
Ciao a tutti.

 

Federico Lanaro per il Gruppo Speleologi CAI Malo

Articolo tratto dal blog del GSM (e ricopiato qui per preservarne la memoria)

Domenica 29 luglio 2012 alle 18 son usciti dal Buso della Rana degli speleologi che non vi erano mai entrati.

Potrebbe sembrare un gioco di parole ma in realtà stiamo parlando di un fatto senza precedenti. Infatti, per la prima volta nella storia delle esplorazioni della grande grotta veneta, sono giunti a rivedere la luce degli speleologi che non erano entrati dal grande ingresso, ma da un altro pertugio, una piccola apertura nella soprastante valle delle Lore al Faedo: la Grotta della Pisatela.

Lo scorso 17 Marzo infatti è stata realizzata la giunzione delle due grandi grotte: la Grotta della Pisatela ed il Buso della Rana.
La natura le aveva separate con una grande, ciclopica frana di massi e solo gli sforzi congiunti degli speleologi dei gruppi GSM di Malo e GGS di Schio hanno potuto realizzare la giunzione con l’apertura di un cunicolo tra la parete e la frana, lungo una trentina dimetri. La grande opera di scavo e consolidamento della piccola galleria ha visto impegnati gli speleologi dei gruppi di Malo e Schio per 8 anni.
L’obbiettivo era dare un’unica identità ad un fenomeno naturale imponente che, con la giunzione delle due grotte, arriva a sfiorare i 40 km di sviluppo totale delle gallerie sotterranee.

Altra possibilità offerta dalla giunzione era quella della “traversata”, cioè entrare da un ingresso e uscire dall’altro.
Il Buso della Rana è stato esplorato da speleologi fin dal dal 1933.

Per quasi ottant’anni tutte le esplorazioni, anche quelle nelle zone più interne, presumevano un percorso identico ripetuto due volte, andata e ritorno. Nella traversata il percorso diviene singolo, un passaggio, anche impegnativo, si fa una sola volta.

Domenica 29 luglio, 27 speleologi del Gruppo Speleologi Malo CAI, Gruppo Grotte Schio CAI e Gruppo Grotte Trevisiol CAI Vicenza, hanno compiuto la prima traversata intergruppi dalla Pisatela alla Rana.
Alcuni speleologi di Schio hanno voluto celebrare l’avvenimento con la traversata “integrale” del complesso, entrando dall’ingresso più alto della Pisatela e riunendosi al gruppo più numeroso alla Sala delle Mogli in Pisatela.
Erano presenti ben quattro generazioni di speleologi dei tre gruppi. I “vecchi” che per primi più di 40 anni or sono avevano esplorato ogni più piccolo pertugio dell’altopiano del Faedo, sognando di raggiungere il sottostante Buso della Rana; quindi le due generazioni mediane, che sono scese anche oltre cento metri in qualche importante cavità verticale del Faedo senza però raggiungere il tanto desiderato Buso, e i più giovani, che stanno vivendo il momento attuale, e, in qualche maniera, raccolgono i frutti di tanto impegno. Tutti, dal più anziano 63enne al giovanissimo 17enne, si sono riuniti in questa storica “spedizione”, che ha coronato il sogno di una vita speleologica.

Essi sono entrati alla Pisatela alle 9,30 del mattino. Alla Sala delle Mogli l’incontro con i 5 scledensi che arrivavano
dall’ingresso alto. Alla Sala della F-rana hanno dovuto indossare le mute in neoprene per superare i tratti allagati delle zone finali del Ramo Nero. E’ stato inaugurato il passaggio del portoncino anti-piena voluto e realizzato dagli speleologi del GSM, per scongiurare i pericoli di ulteriori richiusure del cunicolo artificiale che, in caso di piena, veniva spazzato dalla forza della corrente, con effetti erosivi devastanti. Abbiamo potuto constatare l’ottima funzionalità della porta, a garanzia di una sicura e certa percorribilità futura.

Un grazie pellicolare quindi agli speleo di Malo che l’hanno progettato, realizzato e messo in opera. Molto bella la piccola targa che segna il limite “geografico” delle due grotte. E’ stato quindi percorso tutto il Ramo Nero fino al bivacco di Sala Snoopy, nella zona centrale della grotta. Qui è stata compiuta una lunga sosta con la preparazione di un buon piatto di tortellini offerti dal GSM, che hanno ristorato il corpo e preparato gli animi per le due ultime ore di grotta fino all’esterno. Alle 18,30, dopo circa 9 ore, anche l’ultimo speleologo raggiungeva l’ingresso del Buso della Rana.

i 27 speleologi protagonisti della storica prima traversata Pisatela-Rana

i 27 speleologi protagonisti della storica prima traversata Pisatela-Rana

Il momento è stato commovente e gli speleologi sono stati festeggiati con un buon brindisi dai compagni che li aspettavano all’ingresso. Erano presenti tutti quelli che ci hanno creduto, che hanno voluto fortemente che questo momento avvenisse, che hanno cercato, indagato ogni fessura, spostato tonnellate di pietre e di terra, in vista di un comune obbiettivo, perché la storia di questa affascinante grotta si arricchisse di un altro importante capitolo.

E qui l’articolo comparso sul Giornale di Vicenza: Giunzione – Giornale VI

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