Sabbioni

Ramo dei Sabbioni

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Ramo dei Sabbioni nel 1981

Ramo dei Sabbioni nel 1981

di Dario ZAMPIERI C.S. Proteo – Vicenza, tratta dalla rivista Speleologia nr. 5 del giugno 1981

A nord del Ramo Verde si trova una galleria con potenti depositi di sabbia e limo sul fondo, che periodicamente si ricostituiscono cancellando ogni volta le precedenti tracce di passaggio. Il nuovo ramo, chiamato Ramo dei Sabbioni, risale verso NNW per circa 450 m e presenta numerose diramazioni, in un primo tempo chiamate brevemente anelli di sinistra e anelli di destra.
L’esplorazione di questi anelli rivela ben presto un reticolo particolarmente complesso, sicuramente il più intricato di tutta la grotta.

Gli anelli di sinistra, situati cioè a W del Ramo dei Sabbioni, immettono in un ramo attivo più depresso, il Ramo del Canyon, che corre con la medesima direzione della galleria soprastante, in cui confluisce più a valle.

Gli anelli di destra, completamente inattivi e parzialmente fossilizzati da depositi fangosi, si mantengono invece ad un livello di poco più alto del Ramo dei Sabbioni.
Il programma di completamento del rilievo dì questi, considerati a torto brevi diramazioni, ha permesso di aggiungere al Buso della Rana, nei primi 4 mesi dell’81, uno sviluppo di 900 m.

Tutta la zona soprastante il Ramo dei Sabbioni si presenta come un dedalo di cunicoli inattivi di dimensioni sempre ristrette, sviluppati con sorprendente regolarità secondo un reticolo di fratture grosso modo ortogonali. I due sistemi di frattura, orientati NNW-SSE e ENE-WSW, isolano numerosi blocchi parallelepipedi di roccia, di dimensioni anche ridotte, attorno ai quali si gira tornando sempre al punto di partenza. Esistono vari piani di gallerie, separati solo da qualche metro di roccia e spesso comunicanti tramite piccoli pozzi.

Verso W tutte le gallerie si bloccano contro un evidentissimo allineamento di frane probabilmente condizionato da una grossa faglia. Il lavoro di superamento di queste consentirà di entrare in una zona tuttora sconosciuta e forse di collegarsi con altri rami.

Verso E, dove rimangono da esplorare alcune diramazioni, le potenzialità di sviluppo sono enormi.

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