Franoso

Ramo Franoso

loc-franoso

Il salone Tira Bora è il punto d’accesso a questo ramo. Esso si trova ad un livello superiore sulla destra idrografica del tratto terminale del Ramo Giacobbi. Poco oltre la Sala Bianca, a sinistra, c’è uno stretto passaggio tra le rocce che ci fa salire nella parte bassa del salone. Sopra le nostre teste, oltre uno ripido scalino di conglomerato, parte una grande condotta fossile che ritorna al Giacobbi. Saliti ulteriormente si arriva ad uno pseudo-pianoro dove a destra si trova la scarpata che scende nuovamente al Giacobbi.
Si risale la ripida china, mista detriti e fango compatto, più agevolmente sul lato sinistro passando a fianco di un paio di aperture che scendono sulla parte bassa del Ramo Franoso dove scorre il suo attivo.
La zona mediana del salone (punto 41 del rilievo) si presenta abbastanza pianeggiante. Qui da destra sale la via d’accesso che parte dalla cascata che descriveremo in seguito.
Sul pavimento detritico, un antico arrivo d’acqua (ora esaurito) ha scavato una profonda pozza circolare, molto simile ad altre presenti nella Sala della Faglia al Buso della Rana.
Continuando a salire, la volta del soffitto si abbassa notevolmente e la sala termina con a destra una zona con segni di un antico arrivo d’acqua dal soffitto ed a sinistra un passaggio in frana (punto 42 del rilievo) dove sono in corso scavi esplorativi.

L’altro accesso al salone Tira Bora è in fondo al Giacobbi: dalla cascata (punto 44 del rilievo) parte una cengia che conduce ad un’ampia stanza fossile con un piccolo arrivo sulla destra, impraticabile, caratterizzato da neri ciottoli di basalto. Verso valle parte una condotta che va a ricongiungersi alto con il Giacobbi. A monte si risale una frana compatta, superando un basso passaggio, e si entra nella zona intermedia del salone Tira Bora (punto 41 del rilievo).

Il Ramo Franoso si stacca a sinistra della parte sommitale della Sala Tira Bora con un basso passaggio poco evidente tra parete e pavimento costituito da blocchi di frana. Si giunge in una sala di crollo con due aperture sul pavimento, entrambe che consentono di raggiungere la parete attiva del ramo. La parte a valle, raggiungibile anche dalla Sala Tira Bora, diventa per un breve tratto molto alta, ma poi si restringe e confluisce nel Giacobbi attraverso fessure impraticabili.

L’attivo a monte si raggiunge passando sotto alla frana e si presenta come una bassa condotta, con il pavimento di ciottoli basaltici e riccamente concrezionata, che si abbassa sempre di più fino ad una netta curva verso destra oltre la quale le dimensioni aumentano fino a tornare eretti, proprio in corrispondenza di una bella colatina arancione, con bordi neri.
L’attivo sparisce nuovamente a causa del collasso di una buona parte di galleria; risalita la frana si arriva in una saletta dove convergono tre rametti attivi. Quello di fronte chiude immediatamente in fessure impraticabili, mentre quello di sinistra avanza con uno stretto percorso meandreggiante per qualche decina di metri. Oltre una risalita di 3-4m (ora disarmata) si ridiscende su un meandro bello pulito dove si vede che sale una trentina di metri. La risalita del camino, fatta nel 2016, ha condotto ad una bella nicchia da dove si vedeva un buco nero che saliva fra i sassi; praticamente partiva una frana e scavare da sotto non sembrava proprio il caso.
Tornati al trivio, il rametto di destra invece parte molto basso, ma poi assume dimensioni sempre maggiori; l’attivo si è fatto strada attraverso numerosi crolli, ma alla fine il ramo termina in una larga sala di crollo che si abbassa sempre di più fino a chiudere completamente.

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