Puliamo la Rana

Domenica 9 maggio si è svolta la giornata di pulizia interna della nostra amata grotta.
L’organizzazione del Gruppo Speleologi Malo è riuscita a coinvolgere una trentina di speleologi provenienti da quattro regioni ed anche dalla Slovenia, e precisamente da Bergamo (“Orobico”), Rovereto (TN), Valdagno (VI), Sezana (SLO) e Trieste. Si contava molto sulla partecipazione anche degli altri gruppi vicentini, ma non hanno risposto all’appello.

I pulitori

Sono state create sei squadre con il compito di ripulire i rami Nero, Snoopy, Verde, Trevisiol, Principale e Ramo dei Salti, concentrandosi così nei rami più frequentati e bisognosi di una ripulita.

Le zone interessate dalla pulizia

Dal lavoro svolto è emerso che i frequentatori del Buso della Rana sono abbastanza disciplinati per quel che riguarda le immondizie comuni, dato che praticamente non sono stati rinvenuti lattine, cartacce, bottiglie o similari.
Molto male invece per quel che riguarda le scarburate. I residui degli impianti di illuminazione a carburo purtroppo sono ovunque ed abbondanti. Alcune addirittura a poche centinaia di metri dall’uscita! Purtroppo c’è ancora troppa gente ignorante che gira nelle nostre grotte; la cosa più triste è che tra loro ci sono anche speleologi, dato che il Ramo dei Salti, a loro esclusivamente riservato per via della presenza di pozzi da risalire, è risultato uno tra i più inquinati. La squadra che lo ha percorso è riuscita a completare la pulizia di solo metà ramo! Il passaggio all’illuminazione a led, già in corso, farà sicuramente diminuire questo tipo di problema, ma speriamo che non ne apra un altro ben peggiore: l’abbandono delle batterie.

Scarburata

Malissimo invece per quel che riguarda le scritte sulle pareti. Molti dei visitatori occasionali, quelli non accompagnati da speleologi, sentono l’estremo bisogno di immortalare la loro impresa con scritte sulle pareti, forse senza sapere che ogni anno in quei luoghi passano migliaia di persone (e bambini!). Non ci sono parole per commentare le enormi scritte a vernice verde in fondo al Ramo Principale: qui ci sta tutto il famoso detto veneto che “i nomi dei più cojoni xè scriti su tuti i cantoni”!

Segni di vernice verde fosforescente: prima e dopo
Maledetto! Non avete idea di quanti posti ha imbrattato questo idiota!

Vandalismo puro invece sono le scritte incise nella roccia e, gravissimo, la splendida colata del Ramo Trevisiol è stata sfregiata per sempre da alcuni imbecilli.
Non parliamo poi delle frecce fatte con le bombolette di vernice spray. Ne sono state trovate in posti dove non era assolutamente possibile perdersi (nessuna diramazione) o addirittura di fianco ad altre frecce!
Scritte e frecce ci hanno impegnato duramente nella loro rimozione con spazzole di ferro che ci ha costretto a ripristinare il colore naturale della roccia cospargendo di fango le parti grattate. Impossibile toglierle tutte, ma abbiamo fatto del nostro meglio.
Naturalmente abbiamo lasciato tutte le scritte storiche (quelle vere!) a testimonianza degli anni esplorativi.

Fasi di rimozione scritte e frecce

Da segnalare che nel Ramo Nero, il più lontano della Rana, è stato smantellato solo il bivacco di Sala della Foglia, dato che ormai era diventato solamente il luogo preferito dai ghiri per andare a fare i loro bisogni. Una pulizia come si deve la riceverà nelle prossime occasioni.
Per tutte le squadre grande impressione hanno destato i segni della piena che ha spazzato la grotta durante la settimana precedente. La schiuma si trovava a circa due metri sopra il normale livello di percorrenza delle gallerie.

Dopo la pulizia della grotta, un po’ di pulizia personale!

Al termine della giornata si contava almeno un quintale di spazzatura e la consapevolezza di aver ridato al Buso della Rana un aspetto più bello e naturale.

Soppressa, vino, dolci ed innumerevoli stuzzichini, il premio per tutti i partecipanti a cui va il nostro più sentito  ringraziamento per il loro contributo a questo evento.
Sandro Sedran – Gruppo Speleologi CAI Malo

Un commento:

  1. Ciao,
    Complimenti per l'ottimo report e per il lavoro di salvaguardia del Buso :o) Non ho mai praticato la speleologia, ma credo che a chiunque faccia piacere seguire le proprie passioni in un ambiente il più possibile incontaminato e come "mamma natura l'ha creato"..Spesso sui sentieri e nei boschi mi capita di trovare bottiglie di birra,lattine e rifiuti vari.. e mi girano immensamente i cojones!
    ciao..

Rispondi a Francesco Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *