“DIVERSAMENTE SPELEO” nasce da una storia nata quasi per caso, quando il Presidente dello Speleo Club Forlì (SCF), Matteo Turci, incontra Giotto e Giulio, due ragazzi, gemelli, entrambe tetraplegici.
Gli racconta di come sono fatte le grotte, di cosa significa essere al buio, di come la disciplina della speleologia non possa definirsi sport, perché non c’è competizione, il gruppo vince solo se tutti riescono ad affrontare le proprie paure, il buio, lo stretto, il profondo, l’ignoto. Gli racconta che il tempo non esiste in grotta, che tutto ciò che ci circonda diventa inutile e superfluo se sei dentro la terra. Che se rimani in silenzio puoi sentire il respiro delle grotte, o vedere come l’acqua possa modellare anche la roccia più dura. Loro ascoltano, sognano, chiedono … ma pensano che per loro tutto ciò sia solo un racconto. Matteo non la pensa così.
Allora comincia a illustrarci il suo progetto, portare Giotto e Giulio a visitare una grotta. Ci servono barelle apposta per il soccorso speleo, ci serve tanta gente per allestire i passaggi più complicati, per portarli in salita ed in discesa lungo la parete che porta all’ingresso.
Tutto il gruppo accetta la sfida e nel 2011. In più di trenta persone fra speleo e amici organizza la prima visita di ragazzi tetraplegici in una grotta non turistica. L’evento grazie anche alle testimonianze dei gemelli, del filmato che ha raccontato la storia, diventa un simbolo. Diventa un progetto “DIVERSAMENTE SPELEO”.
L’anno successivo si fa una cena di beneficienza per raccogliere soldi per comprare le barelle speciali da soccorso. Si torna nella grotta con i due gemelli. Matteo, Giotto e Giulio vengono invitati in giro per l’Italia e nel 2013 “DIVERSAMENTE SPELEO” diventa un incontro nazionale nelle grotte di Frasassi. Speleologi da tutta Italia con ragazzi down, para o tetraplegici vengono portati nelle grotte di Frasassi e nella grotta del Mezzogiorno. Più di duecento persone partecipano.
Le foto ed i video dei ragazzi diventano un inno alla gioia. I loro sorrisi, le loro facce stupite, sono la ricompensa più bella. Nonostante gli sforzi organizzativi e la fatica fisica di portare ognuno di loro di peso dentro e fuori la grotta, nessun riconoscimento è più bello dei loro volti.
Quest’anno il 5 luglio porteremo i gemelli alla grotta “Buso della Rana” è una grotta allagata, ovvero presenta dei tratti con laghetti. Quindi l’esperienza sarà ancora tecnicamente più complicata, ma al tempo stesso più emozionante.
L’iniziativa svolta con il patrocinio della Federazione Speleologica della Regione Emilia-Romagna (FSRER), della Scuola Nazionale di Speleologia (SNS) del Club Alpino Italiano (CAI), del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e del Comune Monte di Malo (VI), sarà filmata dall’ S-Team.
La logistica sarà supportata dalla Coop. Biospheara ed, al termine dell’iniziativa, il Ristorante Incantamonte offrirà ai presenti un rinfresco.
Comunicato stampa SCF