Diversamente Speleo 2014 al Buso della Rana

120
grazie a tutti i partecipanti, 120 buoni motivi per stare assieme,
12o i partecipanti tra accompagnatori e ragazzi disabili che per un
giorno hanno potuto visitare una grotta affascinante per la sua
storia geologica e quella esplorativa facendo qualcosa di diverso:
gli uni perché hanno potuto vivere delle emozioni molto forti che
sono anche difficili da raccontare se non sono vissute personalmente
e gli altri perché hanno sfidato la loro condizione fisica grazie
alla volontà, al coraggio ed alla determinazione.

Tra
i tanti ragazzi che sono entrati in grotta, i gemelli Giulio e Giotto
dalla nascita sulla sedia a rotelle oramai sono alla loro quarta
esperienza in grotta, sono diventati degli esperti che grazie alla
loro esperienza aiutano altri ragazzi, anche con disabilità minori,
ad andare oltre come i ragazzi delle cooperative sociali, Alice che
era accompagnata da suo padre il quale durante il giro in grotta
entusiasta le diceva “siamo
entrati anche in grotta … ci pensi … anche in grotta
!!!”
oppure Luisa che è entrata in grotta assieme a suo marito ed alla
figlia Claudia che faceva a tutti un sacco di domande su come si
formano le stalattiti e le stalagmiti, sulle piccole creature che
vivono nelle grotte e tante altre.

Tantissime
le manifestazioni di interesse e i supporti che sono stati forniti
allo Speleo Club Forlì del CAI di Forlì che ha organizzato la
giornata.
Oltre
al patrocinio della Federazione Speleologica della Regione
Emilia-Romagna (FSRER), della Scuola Nazionale di Speleologia (SNS)
del Club Alpino Italiano (CAI), del Corpo Nazionale del Soccorso
Alpino e Speleologico (CNSAS) e del Comune Monte di Malo (VI),
l’S-Team di Sandro Sedran ha filmato l’intera iniziativa,
Giancarlo del Gruppo Grotte Trevisiol del CAI di Vicenza, la Coop.
Biospheara e la struttura vicina alla grotta, Incantamonte, hanno
supportato gli aspetti logistici.
I
gruppi che hanno dato il loro importantissimo contributo provenivano
da tutta Italia: Trentino, Lombardia, Liguria, Umbria, Abruzzo e
ovviamente Veneto ed Emilia-Romagna.
Un
grazie va a tutti loro che hanno dedicato una intera giornata agli
altri, a chi è meno fortunato e che credo si siano sentiti
arricchiti, tornando a casa.
Ma
soprattutto un abbraccio ai ragazzi delle cooperative che hanno
creduto nel valore umano, terapeutico e perché no, ludico di questa
iniziativa.

L’augurio
è come sempre che queste giornate, che sono anche il frutto di
sforzi, capacità ed esperienze messe in campo, possano essere un
seme che darà i propri frutti in tutta Italia e anche oltre e che il
movimento “Diversamente Speleo” diventi sempre più una realtà
consolidata.
Per
vedere foto, filmati e commenti potete visitare la pagina FB del
gruppo Speleo Club Forlì e della pagina Diversamente Speleo.
Elisa
Ponti

Al momento molte foto, ed anche alcuni filmati, sono stati pubblicati sulla pagina Facebook del Buso della Rana

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