Esplorazione nel Ramo a Sud

Nell’ultimo fine settimana è stato tentato di proseguire l’esplorazione nel Ramo a Sud in Pisatela. Si è approfittato del lungo periodo di secco per trovare i livelli dell’acqua bassi, condizione indispensabile dato che si tratta di un ramo allagato che può sifonare in più punti.

Questa la notizia apparsa sul sito del Gruppo Grotte CAI Schio:

Dopo parecchi anni abbiamo deciso di proseguire l’esplorazione di questo ramo allagato. I protagonisti: il sottoscritto Flavio veterano di questo ramo, con Carlo e Fabio che qui non ci avevano mai messo piede

In verità due anni fa con Alice avevamo provato a percorrerlo, ma lo abbiamo trovato completamente chiuso. Nel frattempo sono state fatte un paio di uscite per sbancare del materiale che si è depositato all’ingresso del ramo provocando l’innalzamento dei livelli dell’acqua. Adesso è il momento giusto, da parecchio non piove e la grotta è in secca. pissi 04_01_17

Partiamo alle 8 e la temperatura esterna è abbondantemente sotto lo zero. Arriviamo all’ingresso del ramo, ci infiliamo la muta e.. via in acqua!Ne esce veramente poca, questo ci fa ben sperare che si passa.

Il ramo, di cui sono stati esplorati circa 200 mt., presenta 2 punti  difficoltosi di quelli da passare galleggiando a morto per tenere il naso fuori dall’acqua, mentre le orecchie sono quasi sempre a mollo. Devo complimentarmi con i miei colleghi che passano senza grosse difficoltà, sopratutto Fabio che per la prima volta indossa una muta. Il resto del ramo, meandri-forme, si percorre a carponi o galleggiando  nei punti più profondi. Quasi alla fine (conosciuta) del ramo, dopo circa 150 mt. si arriva in una discreta sala asciutta. Si fa pausa, la fatica provocata dalla progressione con le mute si fa già sentire, si prosegue poi per gli ultimi 50 metri: Ancora acqua e fango e stretti. L’ingresso in questa sezione del ramo si presenta meandri-forme per un po’, dopo svolta verso destra si mette in piedi trasformandosi in una frattura a volte molto alta e impercorribile. Più si prosegue e più diventa angusta fino a non essere più percorribile, almeno al livello di base. Carlo e Fabio in contrapposizione con molta difficoltà risalgono la frattura. L’ambiente è strettissimo e si rischia di scivolare ed incastrarsi . Carlo sale per 6, 8 metri arrivando dove Igor si è fermato alcuni anni prima. Dopo un passaggio molto stretto e pericoloso, occluso da un grosso masso, la frattura sembra allargarsi e le pareti diventare più lisce. Provare a forzare il passaggio in quelle condizioni è una cosa da incoscienti, al di là allarga ma si è sospesi a 8 metri d’altezza. Torniamo sui nostri passi e verso l’uscita con le idee più chiare e la voglia di ritornare a breve con corde e quant’altro per passare.

Flavio C.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *