Fotografando il Ramo Principale

Una domenica di “sacrificio” per me, a causa della mia caviglia malandata che mi ha impedito di andare fino a Sala Snoopy assieme agli allievi del Corso di Speleologia del Gruppo di Malo.
Per fortuna ho trovato due amici, Piergiorgio e Massimiliano, che si sono resi disponibili a darmi una mano nel fare qualche foto nel Ramo Principale lungo tutti quei posti dove passi via veloce, con la mente protesa verso le mete più lontane della grotta oppure verso la bruschetta del Bar Rana.
Non era previsto uno scatto alla Pila dell’Acqua Santa, ma la presenza del laghetto alla sua base mi ha convinto che bisognava darsi da fare. Mentre preparo l’attrezzatura, Piergiorgio bagna la parete di sinistra per agevolare il controluce, piazziamo tre fari in acqua, uno in mano al modello-Piergiorgio puntato sulla colata, uno a destra, Massimiliano illumina lo sfondo e punta un faro verso di me. Ecco il risultato:

Ci spostiamo poco più avanti, nella saletta che precede il Sifone; anche questa non credo sia mai stata fotografata da nessuno ed infatti l’immagine mette in evidenza una grande colata che ha quasi chiuso il passaggio della galleria, la stessa colata che troneggia nella saletta del Sifone.

 Saletta prima del Sifone: fotografata con un eccesso di luci con lo scopo di mettere in evidenza la morfologia.
La grande colata in prossimità del Sifone
Saletta del Sifone
Anche il tratto prima del sifone era uno scatto che volevo fare da tanto, ma non dalla solita inquadratura che fanno tutti (quella dove bisogna strisciare), bensì tutta la saletta che lo precede. Qui è ben visibile l’enorme blocco staccatosi dalla colata sovrastante e che ha creato una sorta di diga naturale che ostacola il defluire delle acque durante le piene e determinando l’occlusione del passaggio sul sifone. Certo che una colata di tali dimensioni fa presupporre un notevole apporto di acqua e quindi una bella galleria occlusa che sicuramente si nasconde al di sopra di essa. Chi ha voglia di scavare? Ehm … “disostruire”?
Passiamo il Sifone e siamo nella Sala del Trono; voglio riprenderla tutta! E questo mi sarà possibile grazie al grandangolo spinto 10-22mm. Mi posiziono in alto, sullo stesso posto dove un gruppo di maladensi (speleologi, amici e parenti del gruppo speleo) furono sorpresi dalla piena e videro salire l’acqua fino a lambire i loro piedi!
Fari posizionati ad illuminare le principali caratterische, modelli al loro posto, autoscatto 10 sec ed anche io corro a pennellare la luce da sinistra per illuminare la sala. Ta-daaaa….!
Sala del Trono
Mi piace un casino! Nessuno l’aveva mai vista così!
Niente foto alla ferrata: non mi sono preparato mentalmente. 😉 Le faremo in un’altra occasione e poi ce ne sono già abbastanza e di buona qualità.
Ho voluto anch’io riprendere il più bel tratto della galleria rettilinea che sta tra la ferrata ed il Trivio. 
Tratto tra ferrata e Trivio

Il grandangolo ha dato il suo bell’effetto di profondità, ci è venuto un mix di luci azzurre (controluce) e gialle, ma non mi sono accorto dell’ampia zona d’ombra ai miei piedi. Peccato, ma nel complesso è molto bella.
Avanti verso un altro obbiettivo che mai nessuno ha valorizzato: la “nave” o il “ferro da stiro” a seconda di quello che ognuno vuole vederci. Questa splendida lama di roccia è testimone di un grande lavoro fatto dallo scorrere dell’acqua e si trova in uno dei tratti di grotta tra i più belli. Anche qui “bariamo” un po’ bagnando la roccia per agevolare il controluce che voglio fare. Ora sapete anche un mio segreto per fare foto d’effetto! Ma se i risultati sono questi … ce lo consentirete, no? 😉

Tratto tra Trivio e Labirinto

Ci spostiamo più avanti, si abbandona l’attivo per un breve tratto e poi lo si riprende entrando in una condotta d’erosione semi-freatica dalle pareti nere, alta al max un paio di metri, con numerose rientranze e dove siamo certi che le piene la riempiono completamente dato che è visibile schiuma sul soffitto.
Aspettiamo il passaggio di un folto gruppo di ferraresi e ci gustiamo l’occhio con le numerose e belle ragazze presenti, rinunciando a malicuore all’offerta di lasciarcene una come modella (e chi le sente poi le nostre mogli?).
Qui, come per delle riprese video fatte in passato, opto per il posizionamento di fari tutti in controluce e nascosti nella varie rientranze della roccia o da alcuni massi messi appositamente.

Attivo in corrispondenza del bivio per la Sala da Pranzo e prima del Camerone dei Massi.

Arriviamo finalmente nel Camerone dei Massi per consumare il nostro pranzo. Non ci crederete, ma ci abbiamo messo 3 ore e mezza per arrivare solo fino a qua!!! Quando si fa foto …. il tempo vola!
Avevo in programma di fotografare le salette delle cascate dall’alto, ma dopo una ricognizione, ho visto che non era possibile fissare il cavalletto in parete ed avere un’inquadratura decente. Rinuncio ed opto per una foto alla Saletta Nera, quella che porta al Ramo attivo di Destra, con un’inquadratura classica e solamente documentativa.

Saletta Nera

Fatta questa riprendiamo la via del ritorno: la mia caviglia ha già fatto anche troppa strada.
Sandro Sedran – Gruppo Speleologi CAI Malo

7 commenti:

  1. la più bella? il "ferro da stiro" ;
    bonni

  2. C'è un problema!
    Per farti i complimenti devo in qualche modo ferirti.
    1) La caviglia dolorante dona tantissimo a queste foto:-)
    2) Quando vai in giro per il mondo fotograficamente parlando perdi tempo:-)
    PS. Metterei 5 stelle nel classificatore a queste foto.

  3. Naturadigit hai completamente ragione: è la differenza tra "scatti perchè ti trovi lì per caso" e "vado lì apposta per scattare". Nel secondo caso hai già in mente esattamente cosa vuoi fare ed ottenere.
    Devo smettere di andare in giro per il mondo? :-(((

  4. quante belle cose ci perdiamo con un passo affrettato… Bravi

  5. bravissimi!!!
    ..foto stupende

  6. Bravissimi!!! Belle foto!!! Grazie per averci permesso di vedere meglio la grotta!!!

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