Come si crea un centro turistico per valorizzare le grotte del Buso della Rana

IL GIORNALE DI VICENZA

Monte di Malo . Singolare procedimento didattico degli allievi del Pasini cimentatisi su un’esperienza concreta. I futuri geometri progettano la casa nel parco

Come si crea un centro turistico per valorizzare le grotte del «Buso della rana»

Articolo di Elisa Gonzo

Echi di novità si propagano dalle “sale” del “Buso della Rana”. Il noto sito naturalistico potrebbe diventare fulcro di un centro visite. Il Comune di Monte di Malo ha lanciato la proposta e l’istituto tecnico per geometri “Pasini” di Schio ha risposto. Il risultato? Un lavoro di durata biennale, in cui i ragazzi hanno dimostrato notevole impegno e talento. Se lo scorso anno la scuola ha ideato i parcheggi dell’area (vedi articolo), ora la 5’^A e la 5’^B hanno terminato la progettazione preliminare e definitiva del centro visite e sono entrati nella fase esecutiva del lavoro nato nell’ambito del laboratorio di Tecnologia e di Costruzioni, sotto la guida dei prof. Giovanni Pattanaro e Giovanni Panozzo (Tecnologia delle costruzioni). Letizia Lucia Bonollo e Roberto Zoppelletto (Costruzioni).
Le due classi di futuri geometri hanno lavorato sulla progettazione di un edifìcio adibito a centro visite composto da foresteria, sala conferenze, deposito attrezzi e bar-ristorante. A questo va poi aggiunta la residenza del custode. La costruzione prenderà li nome de “La casa del parco” e toccherà all’amministrazione comunale scegliere il progetto vincente:
ognuna delle due classi presenta otto progetti, uno per coppia di studenti. Mentre il corso A ha seguito fedelmente le disposizioni del piano regolatore attualmente In vigore, proponendo soluzioni rustiche, il corso B ha presentato delle alternative che riprendono standard urbanistici leggermente diversi, all’insegna dell’hi-tech. L’ardua sentenza spetterà ad una giuria in cui sicuramente saranno presenti il sindaco di Monte di Malo Stefania Carollo, il preside Paolo Jacolino e un rappresentante del Collegio dei geometri di Vicenza. Il “Pasini” si proietta quindi verso l’esterno e conferma la felice formula delle sinergie con enti e pubbliche amministrazioni. «Questo progetto cala i ragazzi in un’esperienza concreta -commenta Pierangelo Schiralli del Collegio geometri di Vicenza- ed è una sorta di preludio di quella che sarà la loro effettiva esperienza lavorativa. E’ un’iniziativa che va presa come un incarico professionale, oltre che come una preparazione all’attività di tirocinio che li aspetterà dopo la maturità». E parlando di esami di stato il prof. Giovanni Pattanaro aggiunge: «II progetto verrà portato dai ragazzi anche in sede d’esame. I sacrifici che hanno fatto daranno loro la possibilità di affrontare con maggiore consapevolezza l’esame e il mondo del lavoro». Un’iniziativa faticosa che tuttavia riempie gli animi di soddisfazione: «E’ stato dawero Importante per noi -racconta Alberto Cogo, uno degli studenti partecipanti al progetto- perché abbiamo capito come tante idee meravigliose sulla carta, siano poi irrealizzabili nella realtà. Lavorare in équipe non è facile e le discussioni non sono mancate. Ma ne è davvero valsa la pena». Dopo la proclamazione dei vincitori si spera che i finanziamenti della CE giungano veramente.

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