RAMO NERO

Sviluppo totale: metri 2263

Resoconti esplorativi:

1971-73 - "Storia di una esplorazione" di Enrico Gleria
1973 - "La fuga" di Paolo Boscato
1975 - "Un campo al Buso della Rana" di Claudio Barbato
1977 - "Una punta ai rami nuovi del Buso della Rana" di Federico Lanaro
1994 - "Ultima Spiaggia" di Federico Lanaro
1994 - "Ramo Nero ... 18 anni dopo" di Maurizio Da Meda
1995 - "Ultime novità dal Ramo Nero" di Piergiuseppe Panizzon

Autori delle foto: GSM (archivio GSM), SD (Spelo Dolo), SS (Sandro Sedran PhotoTeam)


La caratteristica fessura che dà inizio al ramo (SS)

La caratteristica fessura che dà inizio al ramo (SS)

(GSM)


Faglia in zona Pettine


Faglia in zona Pettine (GSM)


Sala dei Tufi (SS)


Sale dei Tufi (GSM)


Sale dei Tufi (GSM)


Sale dei Tufi (GSM)


Risalita dopo le Sale dei Tufi (SD)


Ramo attivo tra le Sale dei Tufi (GSM)


Ramo attivo tra le Sale dei Tufi (SS)


Lago d'Ops (GSM)


Lago d'Ops (GSM)


Lago d'Ops (GSM)


Lago d'Ops (SS)

Lago d'Ops (SS)

Risalita dopo il Lago d'Ops (GSM)

Sala Settembre (SS)

Sala Settembre (SS)

Meandro verso Sala della Foglia

Meandro verso Sala della Foglia
(S-Team)

Meandro verso Sala della Foglia
(S-Team)

Sala della Foglia
(S-Team)

Sala della Foglia, l'alto specchio di faglia che chiude la sala (S-Team)

Pausa esplorativa GSM nei pressi
di Sala della Foglia (SD)

Esplorazione GSM di un ramo laterale nei pressi della Sala della Foglia (SD)

Cunicoli allagati verso Ultima Spiaggia (S-Team)

Cunicoli allagati verso Ultima Spiaggia (S-Team)

Cunicoli allagati verso Ultima Spiaggia (S-Team)

Cunicolo freatico in zona Ultima Spiaggia (foto di Jvan Chemello)

Sifone terminale Ultima Spiaggia (foto di Jvan Chemello)

Ultima Spiaggia, la targhetta lasciata dai primi esploratori che giunsero qui nel 1994 (foto di Jvan Chemello)

Ultima Spiaggia, la frana terminale oltre la quale c'è la Pisatela
(S-Team)

Cunicoli Ultima Spiaggia (S-Team)

Cunicoli Ultima Spiaggia (S-Team)

Descrizione (fino a Sala Settembre):

tratta da "Contributo alla conoscenza del carsismo dell'altipiano Faedo-Casaron in relazione ai sistemi ipogei del rio Rana
e del torrente Poscola" di ENRICO GLERIA - DARIO ZAMPIERI , Gruppo grotte " G. Trevisiol " C.A.I. Vicenza, 1978
N.B. le note fra parentesi si riferiscono a precisi punti del rilievo del 1975

All'estremità NW della Sala Snoopy una galleria con fondo ciotoloso invasa dall'acqua solo durante le piene immette nel Ramo Nero, che si sviluppa inizialmente con direzione generale E-W. Il ramo diventa presto ristretto in un tratto con acque profonde e pareti annerite da patine manganesifere (240). Più avanti la galleria procede per un'ottantina di metri a laminatoio, bassa e larga, a tratti con fondo in roccia vulcanica. Segue una grande sala di crollo (Sala Nera -
241) con enormi banconi di roccia sul fondo, che termina contro una estesa superficie di faglia trasversale all'asse della galleria. Al di là di una strettoia il ramo attivo prosegue con notevoli dimensioni, che diventano ancora maggiori in corrispondenza di altre faglie trasversali. Alla sommità di una grossa frana (246) entro cui si infiltra il corso d'acqua, si apre una vasta sala (Sala dei Cani - 247) con notevole ammasso detritico. Anche in questo ambiente la frana è a ridosso di una superficie di faglia trasversale. Il ramo prosegue con sezione a laminatoio (248) completamente invaso dall'acqua durante le piene, poi il soffitto si alza. Nuovi crolli creano ambienti più vasti e irregolari, poi, in corrispondenza di una cascata, l'asse della galleria ruota improvvisamente da NW verso SW (249). Lungo la parete destra costituita di un liscione di faglia (250) uno stretto passaggio conduce ad un nuovo vasto ambiente (Sala Machu-Picchu).
Un ambiente superiore si sviluppa con ripetuti saliscendi mentre il torrente scorre a un livello più basso praticabile solo in brevi tratti. Questo continua con un percorso tortuoso in una stretta condotta aggirabile per una comoda galleria superiore (Pettine - 256), che si ricongiunge al ramo attivo dove si allarga nuovamente (260) riprendendo la direzione E-W. Si entra così in un vano scavato alla base nella roccia vulcanica e con una cascata che precipita dal ramo attivo pensile (la Sala dei Tufi - 261). La sala comunica tramite due vie con un ambiente superiore (265) che ripete le stesse forme (2a Sala dei Tufi). Una è interrotta da un profondo bacino d'acqua circolare (Lago d'Ops), probabilmente una marmitta approfonditasi eccezionalmente nei tufi, l'altra percorre il ramo attivo sopra la cascata. Due gallerie pensili proseguono oltre la seconda sala, una attiva e l'altra fossile, di più grandi dimensioni, terminando entrambe contro una grande frana. Al di là dei blocchi si apre un nuovo grande vano (Sala Settembre - 268) che termina con una parete costituita da uno specchio di faglia. Un ramo attivo è intasato dopo una trentina di metri da nuovi crolli (269).

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