RAMO DEI SABBIONI
Sviluppo totale: metri 2429
Autori delle foto: CSP (Club Speleologico Proteo VI, tratte dal libro Dimensione
Buio)
GDA (Gianni de Angeli durante esplorazione del C.S.Proteo nel 1977)
Descrizione:
di Dario ZAMPIERI C.S. Proteo - Vicenza, tratta dalla rivista Speleologia nr. 5 del giugno 1981
A nord del Ramo Verde si trova una galleria con potenti depositi di sabbia
e limo sul fondo, che periodicamente si ricostituiscono cancellando ogni volta
le precedenti tracce di passaggio. Il nuovo ramo, chiamato Ramo dei Sabbioni,
risale verso NNW per circa 450 m e presenta numerose diramazioni, in un primo
tempo chiamate brevemente anelli di sinistra e anelli di destra.
L'esplorazione di questi anelli rivela ben presto un reticolo particolarmente
complesso, sicuramente il più intricato di tutta la grotta. Gli anelli
di sinistra, situati cioè a W del Ramo dei Sabbioni, immettono in un
ramo attivo più depresso, il Ramo del Canyon, che corre con la medesima
direzione della galleria soprastante, i cui confluisce più a valle. Gli
anelli di destra, completamente inattivi e parzialmente fossilizzati da depositi
fangosi, si mantengono invece ad un livello di poco più alto del Ramo
dei Sabbioni.
Il programma di completamento del rilievo dì questi, considerati a torto
brevi diramazioni, ha permesso di aggiungere al Buso della Rana, nei primi 4
mesi dell'81, uno sviluppo di 900 m. Tutta la zona soprastante il Ramo dei Sabbioni
si presenta come un dedalo di cunicoli inattivi di dimensioni sempre ristrette,
sviluppati con sorprendente regolarità secondo un reticolo di fratture
grosso modo ortogonali. I due sistemi di frattura, orientati NNW-SSE e ENE-WSW,
isolano numerosi blocchi parallelepipedi di roccia, di dimensioni anche ridotte,
attorno ai quali si gira tornando sempre al punto di partenza. Esistono vari
piani di gallerie, separati solo da qualche metro di roccia e spesso comunicanti
tramite piccoli pozzi. Verso W tutte le gallerie si bloccano contro un evidentissimo
allineamento di frane probabilmente condizionato da una grossa faglia. Il lavoro
di superamento di queste consentirà di entrare in una zona tuttora sconosciuta
e forse di collegarsi con altri rami. Verso E, dove rimangono da esplorare alcune
diramazioni, le potenzialità di sviluppo sono
enormi.
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