RAMO PRINCIPALE: dall' Ingresso alla Sala del Trono

Autori delle foto: GSM (archivio GSM), SS (Sandro Sedran S-Team),
SR (Soliman Ruggero, tratte dal libro Dimensione Buio)


(SS)

(GSM)

(GSM)

(GSM)

(SS)


(SS)

 

(GSM)

Piena sul Ramo Principale (GSM)

(SR)

Piena sul Ramo Principale (GSM)

Piena sul Ramo Principale (GSM)


Saletta del Presepio (SS)

La Pila dell'Acqua Santa (SS)

Saletta antecedente il Sifone (SS)

Saletta del Sifone (SS)

Saletta del Sifone (SS)

Il Sifone (SR)


Il Sifone (SS)


Il cancello grande sul Sifone (SS)


Il cancello piccolo sul Sifone (SS)


Sala del Trono (SS)

Le foto della piena di domenica 14 Maggio 2006

Le foto degli sposi Laura e Piergaetano, 28 Aprile 2007

Descrizione:

tratta da "IL BUSO DELLA RANA (40 V - VI)", anno 1960
di Aldo ALLEGRANZI - Giorgio BARTOLOMEI - Alberto BROGLIO - Angelo PASA, Alberto RIGOBELLO - Sandro RUFFO,
Gruppo Grotte Massalongo, Verona - Gruppo Grotte Trevisiol, Vicenza - Gruppo Grotte SAT, Trento - Gruppo Grotte Schio
N.B. le note fra parentesi si riferiscono a precisi punti del rilievo del 1960

RAMO PRINCIPALE
Risalendo l'incisione del torrente Rana dal ponte della strada Monte di Malo-Priabona, si giunge ad un alto strapiombo, una parete leggermente rientrante nella quale si apre l'ingresso della caverna.
Si tratta di un grande androne a pareti verticali determinatosi tra due diaclasi dirette a Ovest; la parete di destra è profondamente intaccata nella metà anteriore da crolli e da distacchi. Verso l'interno la cavità attuale ha sezione trapezoidale con tetto in giunta obliquante a destra. Nella parete di fondo si notano dei cunicoli residuali terrazzati, situati presso la volta. Antiche morfologie di condotto sono riscontrabili anche lungo le pareti interne del lato sinistro, in alto, e nelle zone più esterne in basso. Il pavimento è ingombro di numerosi blocchi di distacco per azione termoclastica, di varia dimensione, tra i quali scorre un filo d'acqua che in periodi di morbida s'ingrossa notevolmente.
A destra si apre l'alto condotto evorsivo del Ramo destro dell'Ingresso.
Il Ramo Principale della Grotta inizia al fondo della parete sinistra (3) (*) dell'atrio, al livello del suo pavimento detritico, con un grande arco abbassato, piuttosto regolare, che immette in una galleria di diaclasi (3-4) formatasi per crolli successivi di massi di notevoli dimensioni. Verso Est delle fessure allargate disposte secondo l'asse della galleria indicano la primitiva direzione e forma del carsismo, diretta parallelamente all'atrio attuale. Dal punto 3 il ramo prosegue rettilineo con ampia ed alta sezione rettangolare. Dalle giunte della parete di destra sgorgano alcune sorgenti accentrate attorno al Fontanazzo, uscente da una fessura allargata in diaclasi, a circa 50 cm dal suolo della grotta.
Il Fontanazzo sottosta ad un vecchio cunicolo a fondo terrazzato che discende da NW. Il profilo di fondo del cunicolo è arcuato verso il condotto attuale e indica un graduale sprofondamento idrografico mentre le zone più elevate rivelano una morfologia arcaica di condotto, a sezione elicoidale con notevoli strozzature e fango abbondante. Dal punto 4 del ramo principale si prosegue poi lungo una massicciata artificiale che costeggia piccoli specchi d'acqua, sino al punto 5 dove la galleria compiendo un brusco angolo passa ad un altro fascio di diaclasi mediante un arcone abbassato simile a quello dell'Ingresso. Nel nuovo tronco sono modellate alcune cavità più ampie, alle quali soprastanno dei camini elevati da cui discendono velari e colonne concrezionali. Caratteristica la Pila dell'Acqua Santa (6), ora in parte crollata, in corrispondenza della quale scende un notevole stillicidio. Le pareti si restringono notevolmente.
Più oltre si procede su suolo ingombro di massi fino all'antisala del Sifone. Qui, in bassa galleria di giunta, delle testate di strato strozzano il passaggio sino a neanche un metro dal fondo. A sinistra si nota una colata stalagmitica in parte crollata.
Il Sifone (7) si presenta come un profondo lago lungo una decina di metri (il livello idrico attuale è notevolmente più basso di quello precedente alle esplorazioni del 1933, v. pag. 100) che si supera su una massicciata, artificiale gettata lungo il lato sinistro, normalmente quasi del tutto all'asciutto. E' possibile tuttavia passare più in alto per uno stretto pertugio originato dal crollo di uh banco sulla sinistra.
La cavità successiva, Sala della Colonna o del Trono, sottostà ad un alto ed ampio camino ed è abbondantemente concrezionata da mammelloni a vaschette di forte spessore. Una magnifica colonna stalagmitica alta circa 7 metri indica l'abbondanza e costanza delle acque discendenti. Nel tratto Sifone-Sala della Colonna l'asse è ruotato a sinistra, a superare una controfaglia a direzione NW-SE. Più avanti la cavità si svolge ancora in una fessura allargata, tra due diaclasi. Qui ristagnano le acque del Lago di Caronte, lungo una ventina di metri e profondo circa due e mezzo. Sulle pareti della galleria, magnifiche placche ferro-manganesifere testimoniano un antico livello idrico soprastante circa mezzo metro il livello attuale. Più esili tracce brune indicano livelli costanti di ristagno idrico tra 1 metro e 1,80 sopra le acque di magra. Il lago era transitabile con imbarcazione fino alla costruzione della ferrata CAI Malo.

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