Il sito della Rana-Pisatela si rinnova

Di Sandro Sedran, webmaster del sito

Dal 5 settembre 2015 è on-line la nuova grafica del sito internet sul complesso carsico Buso della Rana – Buso della Pisatela: www.busodellarana.it. E’ il primo importante restyling dopo la sua prima pubblicazione nel 2002, ma mantiene la priorità sui contenuti piuttosto che sugli effetti speciali estetici.

Credo si tratti della più alta concentrazione di informazioni riguardanti una grotta in Italia.Watch movie online Rings (2017)

La novità tecnica è il passaggio dalle pagine statiche html, gestite tramite server ftp, alla più snella piattaforma WordPress che consente di lavorare on-line da qualsiasi posto ci si trovi ed è aperta alla possibilità di avere più autori indipendenti, cosa che auspico fortemente, dato che ci sono ancora parecchi rami senza descrizione o non aggiornati. Autori? Fatevi avanti! Al momento siamo io e Marco Boarin.
Sarebbe bello che ognuno scrivesse autonomamente qualsiasi cosa che riguarda la grotta, anche riportando pari pari quello che pubblicate sui vostri siti. Non esitate a richiedere un account al webmaster.

Con l’S-Team ci stiamo impegnando per andare a fotografare i rami della Rana ancora privi d’immagini e poi riprenderemo in mano la Pisatela, dato che la maggior parte delle foto in mio possesso è vecchia e di scarsa qualità, cosa non meritevole per le splendide gallerie della “Pissy”. Poi, avremo finalmente anche le pagine che descrivono ogni ramo di questa grotta.

Il sito è libero e non ha sponsor. E’ un atto d’amore nei confronti della grotta del cuore ed è per questo che tutti coloro che la amano devono sentire come proprio questo luogo di aggregazione delle informazioni che la riguardano.
Le attività ivi menzionate (tipo alloggi, visite guidate, ecc.) sono presenti perchè hanno a che fare con la grotta oppure sono utili per chi intende frequentarla. Sono frutto di una verifica personale del webmaster che è disponibile ad allargare la recensione su eventuali altre attività mancanti, ristorazione esclusa.

Oltre all’aspetto grafico, ci sono due importantissime novità nei contenuti.

La parte storica è stata finalmente completata con tutti gli avvenimenti del nuovo millennio e rappresenta per me la sezione più esclusiva del sito, con i rimandi a tutti gli articoli pubblicati dai vari gruppi durante le fasi esplorative.

Esplorazioni fino al 2012

Esplorazioni fino al 2012

La sistemazione di tutti gli eventi esplorativi mi ha portato a fare alcune riflessioni.

  • E’ di una impagabile soddisfazione rileggere i racconti esplorativi fatti dai protagonisti dopo le scoperte. Le emozioni che raccontano, le fatiche, le problematiche incontrate, ti consentono vivere anche te quegli straordinari momenti. Per questo è importantissimo continuare a scrivere, su carta o su siti ufficiali, non sui social network (buoni solo per fare propaganda), per consentire alle memorie di restare ed essere rintracciate da altri in futuro. Unico rammarico: c’è una zona “oscura” di cui non sono riuscito a reperire materiale storico: i Rami dei Sabbioni, Scaricatore e Sassi Mori.
  • Si sono “persi” decenni di tempo perchè i gruppi hanno lavorato senza collaborare con gli altri, nonostante fossero a corto di uomini e non ce la facessero a stare dietro ai km di nuove gallerie che avevano davanti. E’ ora di passare alla moderna mentalità esplorativa dove l’unione di speleologi provenienti da ovunque è la soluzione per avere risultati in poco tempo.
    E’ pure ora che finisca quella sorta di remore ad esplorare in Rana che sento nei gruppi che non hanno mai lavorato in questa grotta. Essa è di tutti, non è una “riserva” esclusiva. Sono sicuro che i vicentini saranno ben lieti di dare la loro esperienza per agevolare coloro che volessero lavorare in Rana-Pisatela.
  • Dalle più recenti scoperte in Rana (Spalmer e Frankigna) è emerso che i nuovi esploratori non devono dare nulla per scontato. Bisogna guardare la grotta come se non fosse mai stata esplorata e ficcare il naso dappertutto. Amo ricordare che nei suoi studi idrogeologici il grande Enrico Gleria aveva previsto con grande precisione, già nei primi anni ’80, la presenza dei rami della Pisatela prima ancora che venissero scoperti. I suoi studi prevedevano circa 50 km di Rana-Pissy (ed ora siamo a circa 40) ed altrettanti per la vicina Grotta della Poscola (ora ferma a poco più di 1 km a causa dei disturbi tettonici poco oltre l’ingresso). Quindi di lavoro ce n’è per tutti e per molto tempo a venire.
  • La giunzione del 2012 tra Rana e Pisatela non ha portato a nulla di concreto per la grotta. Si, ok, si è avverato il sogno del secondo ingresso, ma questo non ha portato nessun vantaggio. Nei primi anni di giunzione il passaggio si è richiuso più volte, ma ora che è stato consolidato, ancora non c’è nessuno che entra dalla Pisatela per andare a curiosare camini ed anfratti nelle zone più remote del Ramo Nero in Rana in cerca di un passaggio più sicuro e comodo tra le due grotte. Bisogna pure ammettere che passare una frana pluri-puntellata, dover mettere la muta, strisciare in un lungo e strettissimo budello, passare lunghi e scomodi tratti allagati sono un deterrente non da poco. Ecco perchè questo secondo ingresso a mio parere non “serve” a nulla, neanche come uscita d’emergenza in caso di piene, dato che è il primo ad andare sott’acqua.
  • Quanta fatica in meno fanno oggi gli speleologi nell’andare in Rana. Leggendo le relazioni delle esplorazioni, ed in parte da esperienza personale, non avete idea di quanto tempo e fatica consentono di risparmiare le varie scalette, staffe e disostruzioni operate negli ultimi decenni. A volte criticate aspramente dopo la loro posa in opera, a passarci oggi non si può che godere ripensando alle condizioni in cui transitavano i nostri “veci”.

L’altro contenuto importante è rappresentato dal nuovo rilievo in pianta del Buso della Rana aggiornato al 2015. Per il Buso della Pisatela siamo ancora fermi al 2007, ma sappiamo che stanno lavorando per completare la stesura degli ultimi rami esplorati.

Rilievo in pianta del Buso della Rana aggiornato al 2015

Rilievo in pianta del Buso della Rana aggiornato al 2015

E qui bisogna aprire il punto più dolente: il Buso della Rana non ha un rilievo in sezione! Solo poche zone ce l’hanno; questo a causa della situazione storica che c’era negli anni ’70, durante il boom delle esplorazioni, a cui non è stato posto più rimedio. Se leggete l’articolo, capirete che i km di sviluppo sono teorici e non misurati.
Quanto sarebbe utile avere un rilievo tridimensionale realizzato con le più recenti tecniche. Chissà se mai qualcuno, o meglio qualche ente, si farà promotore di un progetto ad hoc per porre rimedio a questa grava carenza.
Fortunatamente il Buso della Pisatela è stato rilevato come si deve anche se la parte in sezione, dal 1998 in poi, non è ancora stata resa pubblica.

Importantissimi e molto interessanti i dati forniti dalla centralina meteo installata dalla Cooperativa Biosphaera nei pressi dell’ingresso della Rana. Specialmente la parte relativa alle precipitazioni piovose dà l’idea della possibile situazione delle piene in atto nella grotta. Utile per pianificare una visita in tempo reale. Ricordo che la piena arriva all’ingresso approssimativamente dopo 5-7 ore dall’inizio delle piogge e defluisce dopo altrettante.

E poi? Con tutto questo materiale a disposizione sarebbe bellissimo raccoglierlo in un bel libro monotematico, ma ci vorrebbe la collaborazione di qualche esperto scientifico, dato che io finora ho svolto solo il ruolo di raccoglitore di informazioni.
Poi dubito ci siano editori disposti a lavorare in perdita su un progetto del genere. L’unica possibilità potrebbe venire dal finanziamento senza scopo di lucro da parte di qualche ente o istituzione ed aggiungere così un altro tassello a fianco dei grandi capolavori delle pubblicazioni sulla speleologia veneta. Chi avesse suggerimenti o proposte in merito, si faccia avanti.

nuovolooksito

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