Faglia

Ramo della Faglia

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L'ultima diramazione scoperta dal GSM nel Ramo della Faglia

L’ultima diramazione scoperta dal GSM nel Ramo della Faglia

Andando in direzione dei Rami di Sala Snoopy, la deviazione per il Ramo della Faglia si trova in corrispondenza di una caratteristica condotta divisa a metà da una lama di roccia: a sinistra si va in Faglia, a destra si va in Snoopy.

Descrizione:

tratta da “Dimensione Buio” di L. Busellato e G.G.Schio

La galleria in diaclasi che conduce al Ramo della Faglia mantiene per un lungo tratto una sezione stretta e allungata in senso verticale, tanto che si è spesso costretti ad avanzare su di un fianco. Moltissimi sono i cunicoli e le fessure che si staccano dalla galleria principale, tanto che per percorrere il Ramo della Faglia è utile la presenza di qualcuno che conosca la via. Tutto il ramo è interessato da un diffuso fenomeno concrezionale in cui primeggiano le manifestazioni coralloidi; non mancano comunque suggestive colate parietali, stalattiti, vaschette incrostanti ed anche alcuni “gours” di particolare bellezza. È certo comunque che l’emozione più forte si riceve sboccando nell’immensa Sala della Faglia in cui il movimento tettonico di immane potenza è percepibile fisicamente. La parete sinistra infatti, è costituita da un gigantesco “specchio di faglia” lungo centocinquanta metri sul quale si notano le tracce dello scorrimento longitudinale che ha fuso e cristallizzato uno strato di roccia. Il pavimento della sala è costituito da un immenso ammasso di materiale litoclastico incoerente, forato da alcuni ampi pozzi subcircolari profondi parecchi metri che sono frutto della azione chimica e meccanica operata da alcuni arrivi d’acqua dalla volta. Nel tratto terminale della sala sono presenti abbondanti fenomeni concrezionali di singolare bellezza. Più avanti il ramo riprende il suo andamento molto frastagliato e si divide in parecchi rami anche ascendenti. In quella che sembra essere la galleria principale sono presenti marmitte del diametro di qualche metro, mute testimoni di corsi d’acqua un tempo impetuosi ed ora forse scorrenti a livelli più bassi.

Descrizione:

tratta da “Contributo alla conoscenza del carsismo dell’altipiano Faedo-Casaron in relazione ai sistemi ipogei del rio Rana e del torrente Poscola” di ENRICO GLERIA – DARIO ZAMPIERI , Gruppo grotte ” G. Trevisiol ” C.A.I. Vicenza, 1978
N.B. le note fra parentesi si riferiscono a precisi punti del rilievo del 1975

Dalla Sala della Conoide (192) il cunicolo sottostante quello che conduce a Sala Snoopy (193) procede molto basso per circa 60 m in direzione W fino a una strettoia (Strettoia elicoidale) che immette in una saletta. Da qui per mezzo di altre gallerie (214-212) è possibile ritornare a Sala Snoopy, mentre proseguendo verso W si sale in un vano a fondo detritico (Sala del Chiasma – 215). Da questa partono due rami fossili che più avanti si ramificano notevolmente con vari percorsi ad anello fino a ricongiungersi in una saletta di crollo (Tivio del Mantra -224). Una diramazione prosegue per una cinquantina di metri in direzione NW, mentre la galleria che risale verso W costituisce il tratto iniziale del Ramo della Faglia. Infatti dopo una sessantina di metri si entra in un vasto ambiente (226) impostato su una estesa superficie di faglia diretta SW che si segue lungo la parete sinistra per oltre 80 m.
Più avanti, sul lato opposto, una finestra (229) immette in un sistema di gallerie superiori (Rami Alti). Il cunicolo in salita, con ampie marmitte riempite da depositi argillosi, conduce ad una nuova galleria impostata su faglia (230), diretta S-SW, con sezione a T rovesciata. Lungo la parete sinistra un cunicolo riconduce al Ramo della Faglia (231) mentre poco più avanti la galleria piega anch’essa mantenendosi parallela ai due cunicoli precedenti e termina dopo una novantina di metri.
Dal punto di accesso ai Rami Alti (229) il Ramo della Faglia continua con una brusca deviazione verso NW, dapprima largo con vari depositi di crollo, poi restringendosi improvvisamente (234), con una serie di marmitte fossili disposte a gradinata, fino a una sala di crollo (235) sotto cui scorre un ruscello proveniente da NW. Il ramo termina con un largo ambiente interstrato (236).

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